Translate / Select Language

domenica 29 dicembre 2013

Viola Club SAHARAWI: in attesa della "presentazione", rivediamo la "partenza"!

Filippo Pucci e Marco Banchelli
Nell'attesa dell'incontro di "presentazione" del nuovo Viola Club SAHARAWI, previsto per i primi giorni del Nuovo Anno 2014, in queste ultime ore del 2013 rivediamo alcuni momenti di quella che è stata la "partenza", dall'Associazione Centro Coordinamento Viola Club, avvenuta giusto il 12 dicembre poco prima dell'incontro di Europa League della Fiorentina e nell'immediata vigilia della "tappa" nel deserto algerino dove vivono gli esuli del popolo Saharawi.
Dal Presidente Filippo Pucci a tutta la "palazzina" della sede dell'Associazione, simpatica e calorosa è stata l'accoglienza riservata a Marco Banchelli (accompagnato per l'occasione dall'amico e segretario del Viola Club Kathmandu, Paolo Andreoni). 
Sicuramente la nota più significativa è stata nel ribadire amicizia e sostegno a queste particolarissime proposte del ciclo-nauta ambasciatore, riguardo ad un modo di intendere lo sport e la "passione sportiva" rivolta più ad avvicinare che a dividere.


Pucci, Banchelli, Fratoni, Andreoni
"Viola Club", il Kathmandu ed il neo-nato Saharawi,  che non sono formati da "soci", ma da "aderenti". E aderenti possono essere anche coloro che pur avendo altre passioni sportive, condividono soprattutto il valore superiore di "SPORT in PEACE": motto comune che unisce adesso anche l'Himalaya al deserto del Sahara...
Ma non solo! Come a "saldare" questo momento e questa continuità delle proposte di Marco Banchelli, presente alla "partenza" sempre dell'ACCVC, anche Silvano Fratoni. Una presenza voluta dal "caso"... non certo a CASO!!!
Silvano è stato infatti più che "testimone" della nascita anche del Viola Club Kathmandu, dall'ufficio dell'amico Marcello Mariotti, nell'ottobre del 2005... Come, sempre con Marcello, era presente al Piazzale Michelangelo a condividere l'anniversario dell'Everest del 29 maggio 2008...







Ed in questa "attesa", ancora ad unire Kathmandu e Saharawiun'altra "simbolica" immagine, rientrando dal deserto qualche giorno fa: un auto-scatto che centra perfettamente la storica cartolina natalizia "adattata", Marco e Andrea Gianassi. Un'immagine "non scattata per noi" e che magari potrebbe meritarsi il racconto di un'altra piccola-grande storia a parte...





martedì 24 dicembre 2013

Un messaggio d'amore e di speranza dai campi profughi del deserto: nasce il "Viola Club SAHARAWI"

Si è concluso da poche ore il XXII° "volo della solidarietà" organizzato dal Coordinamento Toscano.
Tra i vari progetti ed iniziative che la delegazione ha avuto modo di sviluppare e realizzare nei giorni di soggiorno nei campi profughi di Tindouf, anche una "nostra" nuova proposta!

E' infatti regolarmente nato il Viola Club SAHARAWI, un evento che in questa Vigilia di Natale pare assumere un valore particolare ed un augurio di amore e speranza per tutti e che magicamente viene ad unire il deserto alle più alte montagne dell'Himalaya. 
Già durante le prossime festività dovrebbe tenersi la prima riunione che stabilirà cariche e programmi, ma sicuramente fin da subito, nel proseguimento dello stesso primario obiettivo del Viola Club Kathmandu, come dei valori più nobili ed universali dello sport, una cartolina arriva e torna a testimoniare di una possibile strada da percorrere per tentare di migliorare il futuro del Popolo Saharawi come di tutti: la passione per il calcio, come per la bicicletta e lo sport in genere, quali strumenti per avvicinare al dialogo ed alla pace.






E la "dedica" di questa nascita proprio a Nelson Mandela, a come ha vissuto lo Sport da praticante, da recluso e da leader politico: "che da questa terra senza dimensione e senza confini anche lo sport possa portare ora e in futuro il suo messaggio per un mondo senza guerre e per la Pace e la Libertà".



martedì 10 dicembre 2013

NELSON MANDELA, per sempre

10 Dicembre - Giornata internazionale dei diritti umani
«Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. »
Questo è quanto viene citato nel primo articolo della Dichiarazione Universale dei diritti umani firmata a Parigi il 10 dicembre 1948, la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri. La Dichiarazione dei Diritti Umani è un codice etico di importanza storica fondamentale: per la prima volta nella storia dell'umanità, infatti, veniva prodotto un documento che riguardava tutte le persone del mondo, senza distinzioni; per la prima volta veniva scritto che esistono diritti di cui ogni essere umano deve poter godere per la sola ragione di essere al mondo. 
Lo scopo della giornata è di educare e sensibilizzare tutti al rispetto dell'uomo in quanto tale e a ricordare i passi compiuti dalla società verso il rispetto di tutti gli esseri umani, contro la schiavitù e la soppressione dei diritti individuali. Non a caso, la giornata si pone come un momento di confronto e riflessione per rendere omaggio a tutti i difensori dei diritti umani che, attraverso la loro azione, lottano per porre fine alle discriminazioni e alle ingiustizie.


Oggi, 10 dicembre 2013, proprio mentre Claudia con la sua classe celebra la giornata al "Mandela Forum" di Firenze, a Johannesburg i "grandi" del mondo stanno affluendo per la solenne commemorazione di Nelson Mandela "Madiba".
Da queste pagine, anche pensando al VALORE che Mandela ha sempre riconosciuto nello SPORT, così lo celebriamo e gli rendiamo Onore...





…  ringrazio qualunque dio esista 
per la mia anima invincibile …

Una  poesia del poeta inglese William Ernest Henley  era usata da Nelson Mandela per alleviare gli anni della sua prigionia durante l'apartheid. Per questo è anche citata nel film Invictus - L'invincibile, del 2009, diretto da Clint Eastwood con Morgan Freeman e Matt Damon , in cui doppiaggio e titolatura in italiano hanno preferito la traduzione libera di invictus con invincibile, anziché con il significato più corretto di invitto, imbattuto, indomito.


Invictus
Dal profondo della notte che mi avvolge,
nera come un pozzo da un polo all'altro,
ringrazio qualunque dio esista
per la mia anima invincibile.

Nella feroce morsa della circostanza
non ho arretrato né gridato.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma non chino.

Oltre questo luogo d'ira e lacrime
incombe il solo Orrore delle ombre,
e ancora la minaccia degli anni
mi trova e mi troverà senza paura.

Non importa quanto stretto sia il passaggio,
quanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.


La vita e l'esperienza umana terrena di Nelson Mandela rimangono come la più straordinaria "eredità" da proseguire e tramandare per tutte le persone che aspirano ad un futuro migliore.
E'  un grande privilegio essere stati suoi contemporanei ed avere l'immensa gioia nella consapevolezza che ciò che è stato continuerà comunque, e forse ancora più intensamente, a vivere...

Nelson Mandela, per sempre.









lunedì 2 dicembre 2013

Il grande e caro Gabriel Batistuta (anche) nella "Hall of Fame" di CICLISTI per CASO!

Gabriel Omar Batistuta è tornato a Firenze. Premiato in occasione della terza edizione della 'Hall of Fame del calcio italiano' e assisterà alla sfida della Fiorentina, come lui stesso ha annunciato ai microfoni di Firenzeviola.it: "Domani sarò allo stadio per la gara tra Fiorentina e Verona. Per adesso non parlo ma lo farò tra qualche giorno, appena mi riprendo dal fuso orario".



18 dicembre 1999 

Saluto al "Re Leone", Gabriel Batistuta. Alla vigilia della partenza SAHARAWI'99 una "Vetta per la Libertà".
Oltre il Campo Base dell'Annapurna (quota 4400) per l'ingresso nel "2000" tra gli oggetti e messaggi che avevo con me, c'era anche qualcosa di suo.
E pensare che l'8 aprile 2001 mi ha confermato di avere più volte provato a chiamarmi sul mio satellitare verso il 31 dicembre, dall'Argentina...


- quando si aggiudicò il "Premio Mauro COLLINI"...










E non solo...