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sabato 30 novembre 2013

Ricordo di Tony Musante: da New York a Cala Violina con Ornella Muti ed una "teoria" di Giorgio Saviane

Miniatura

Da qualche giorno ha concluso il suo "viaggio" terreno l'attore Tony Musante. Per alcune notizie più precise rimandiamo ad un articolo del "Corriere della Sera" (cliccare QUI).

"Noi" CICLISTIperCASO ci occupiamo di Tony Musante perché in qualche modo anche lui è stato protagonista della nostra storia e soprattutto nella fase importantissima della "formazione"...
A parte le altre apparizioni per cui è anche più conosciuto (dai film "Anonimo Veneziano" a "L'uccello dalle piume di cristallo"), non c'è ombra di dubbio di quanto "noi" lo abbiamo sentito assai caro in un ruolo e in un film che ha attraversato più di una vicenda e di una tappa del "nostro" viaggio...
Mi riferisco (e lascio il "plurale"!) al suo Paolo di "Eutanasia di un amore". Un film tratto dal libro più famoso del mio grande amico Giorgio Saviane che ebbe la regia di un altro personaggio con cui indirettamente (con la moglie e la figlia) ho avuto modo di incrociare strade ed esperienze, Enrico Maria Salerno.
Ma adesso non voglio disperdermi troppo ma semplicemente cogliere questo momento per ricordare Tony e "zio" Giorgio, Enrico Maria (come anche mandare un ideale saluto alla splendida Ornella Muti...) ed invitarvi a rivedere una scena di questo film che magicamente 
grazie a You Tube ed alle incredibili potenzialità del "web", ho ritrovato.
E' una scena con una "teoria" di quelle che Saviane amava (ce ne sarebbe anche un'altra, assai intensa, che rimando ad un prossimo "post") e che hanno saputo farmi riflettere e darmi un qualcosa per cui veramente mi sento fortunato e privilegiato, anche e soprattutto pensando e vedendo mia figlia Claudia...


In ogni caso penso comunque ne valga la pena: andare anche per pochi secondi su una splendida spiaggia (nel libro Cala Violina), apprezzare un dolcissimo profilo della Muti e alcune troppo brevi note musicali... 
Oltre che mandare ancora un saluto ed un ringraziamento per le emozioni che ha saputo farci vivere a Tony Musante.

NAMASTE'!



mercoledì 27 novembre 2013

Milano: il "direttore" Giovanni Bruno, dalla RAI a SKY nel segno dello Sport, della bicicletta e... dell'Amicizia!

Giovanni Bruno e Marco Banchelli: "dopo"....
A Milano, lunedì scorso, come se la premiazione del CICLISTAperCASO a me più caro/a (...) non bastasse (!), anche una tanto grande quanto inattesa sorpresa: 
un nuovo incontro con Giovanni Bruno!
"Uno" che non fa ufficialmente parte del nostro gruppo ma che forse più di tanti altri (direi di quasi tutti...) ha contribuito alla sua nascita. E non solo...
Giovanni l'ho conosciuto da direttore di RAI Sport e lo ritrovo da direttore di SKY... Sport... 24! Sempre SPORT, insomma. Oltre alla bicicletta (stava giusto commentando una sua caduta di sella con Antonio Rossi...), ad unirci, come e soprattutto, questa particolarissima "Amicizia" sospesa nel tempo.
Nell'altra foto d'archivio di questo "post", quella del "prima" (!), mi stava proprio consegnando il corredo RAI Sport che poi avrei indossato verso la "conquista del lago più alto del mondo"Con servizi e collegamenti televisivi (anche satellitari) che nel prima e nel dopo caratterizzarono la fine degli anni novanta.
... e "prima" (ottobre 1998)

Ma non solo! Giovanni è tra i pochissimi "autorizzati" a chiamarmi Marcolino (come faceva mia nonna Augusta...) ed il presentarlo a mia figlia Claudia è stato veramente più di un premio per me.
Se Claudia (e magari anche alcuni di voi) si è mai chiesta il perché di tante mie magliette "ricordo" con il logo RAI Sport, bene: ecco la risposta migliore!
Fu infatti proprio Giovanni Bruno a coniare (sempre verso la fine anni novanta) la mia qualifica di "collaboratore più folle" di RAI Sport! In senso "positivo"... si capisce!
E una maglietta della "serie", che gli consegnai di ritorno da un viaggio (che adesso neppure ricordo...), lui stesso lunedì mi ha ricordato che ancora la conserva e la indossa, ma solo l'estate, al mare... per preservarla più a lungo...
Grande e caro Giovanni!
Mi ha fatto un piacere quasi infinito incontrarti di nuovo. Veramente. Ma ancora di più vederti per pochi istanti con mia figlia. E poi in quel suo prestigioso contesto di Sport e Solidarietà... Io me lo sono proprio preso come ottimo auspicio.

Che adesso, essendo in qualche modo pubblico, mi permetto di estendere a tutti coloro che si troveranno a leggere questo mio scritto...
NAMASTE'!



lunedì 4 novembre 2013

"Tilicho 1998": ancora Nepal e Himalaya per un ricordo dell'impresa più grande


TILICHO 1998,
fu anche la "prima" spedizione himalayana "congiunta"
ITALIA - NEPAL...
"CICLISTI per CASO" dovevano nascere ancora... Anzi: a pensarci bene, pur senza saperlo, fu proprio al cospetto di quella specie di fortezza di rocce e ghiaccio che mi sembrò l'anfiteatro del lago Tilicho, che il "Caso" cominciò a metterci lo zampino...
Ma di questo ne parleremo un'altra volta!
Oggi vuole essere solo un momento di ricordo di quel momento, di quell'avventura che senza ombra di dubbio (o quasi...) potrebbe rappresentare l'impresa atletico-sportiva più grande delle mie "tappe" in giro per il mondo in bicicletta.

Un ricordo che solo un paio di settimane fa aveva come preso nuova energia e vigore, insieme a tanti altri, con due dei più importanti protagonisti di quella e di tante altre avventure: i carissimi Jeetbhadur e Thola.
Quanti momenti abbiamo rivisto in quella scarna ma fertilissima cameretta! Penso che averli incontrati e conosciuti, aver condiviso con loro tanti momenti della mia vita, sia la più autentica ed ancor più grande "impresa".

Ma ripercorriamo insieme adesso un po' di quei sentieri di allora, attraverso qualche immagine e link, anche se a quei tempi il pianeta "internet" pareva assai più remoto della stessa Himalaya ed i collegamenti corsero sul filo di una grande ed ancora ben viva "emozione telefonica intercontinentale" con RAI-International e RAI Isoradio...


- un articolo del mitico Benito Polverosi per "STADIO - Corriere dello Sport"



















- la "pagina" dalla GALLERIA dell'Home Page


- un'immagine della "preparazione" nel gennaio 1998 sul Begnas Tal

















- foto ricordo al rientro alla "base" di Kathmandu: Thola Kancha, Upasana Malla, Marco Banchelli, Nirmal Shrestha e Jeetbhadur Magar















Ed infine, un'immagine di esultanza...




... e la cartolina "ufficiale": era il 4 novembre 1998, la mia prima "missione" da portatore della Bandiera dell'Unione Europea...