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sabato 31 gennaio 2015

Marco Banchelli, "araldo" di un turismo "consapevole e preparato"


Per questa fine di gennaio 2015 riprendo un articolo del 1997 del caro Riccardo Fontanini che, per il quotidiano LA NAZIONE, si occupò delle mie avventure per il mondo in bicicletta negli anni di un certo "massimo", dal 1993 al 1999 circa... 

Ma non solo: Riccardo è stato senza ombra di dubbio quello che ha saputo cogliere e raccontare tanti altri aspetti di quella mia "ricerca". Probabilmente neppure un vero fratello avrebbe potuto fare meglio! In attesa di una sempre più probabile "nuova avventura" utilizzo questo particolare di quell'articolo che presentava le mie prime pedalate acquatiche sui laghi bassi dell'Himalaya, utilizzando una foto ritagliata dalla mia prima pedalata sull'Arno, a Firenze.
Ma al di là dell'Himalaya, di Firenze e delle stesse biciclette, Riccardo seppe cogliere fin da allora quello che era lo spirito che al di là di destinazioni e mezzi, caratterizzava il mio viaggiare: "Marco Banchelli continua la sua avventura e diventa l'araldo di un turismo consapevole e preparato", sottotitolava per la precisione, quella volta... Assai prima che nascesse ufficialmente il "responsabile" che in fondo, al di là dei termini, racchiudeva e racchiude consapevolezza e preparazione. Al viaggio...
Se poi penso che fin dal 1987, per conto dell'allora Console Onorario del Nepal di Roma, Anselmo Previdi, avevo anche cominciato a portare "valigiate" di farmaci, a promuovere adozioni di bambini "a distanza" e, soprattutto, a testimoniare di questo mondo e di quanto anche con semplici viaggi si sarebbe potuto fare, avevo in pratica iniziato anche quelli che adesso vengono chiamati "viaggi solidali".
Queste sono le vere ricchezze delle mia avventure. E spero lo siano anche per le prossime. E certo e non solo per me...
Sicuramente presto riproporrò questo articolo (ed alcuni sui passaggi!) per intero, ma adesso vorrei approfittare dell'immagine di questo ritaglio anche per ricordare e salutare due grandi e cari amici che hanno reso possibile l'apertura di quella magica pagina dedicata alle pedalate acquatiche: Roberto Siviero (per SBK Shuttle Bike) e Antonio Nencini (di NENCINI Sport).
Era la fine del dicembre 1997, si iniziò a parlare di turismo consapevole, preparato che si sarebbe evoluto in responsabile e solidale: a me già pareva di averlo vissuto da sempre...


mercoledì 21 gennaio 2015

Viola Club Kathmandu e Saharawi: induisti, islamici, buddisti, cristiani... "insieme"!

Karna Sakya e Fatima Mahfud
"insieme"
Himalaya e Sahara alla stessa "altezza" di VALORI,
parola (e misura...) di Marco Banchelli!
Specialmente in questi tempi mi sembra di un valore ancora maggiore ricordare i "nostri" Viola Club: il Kathmandu in Nepal ed il Saharawi nel profondo sud del grande deserto algerino. Magari alcuni di voi che stanno leggendo ne fanno anche già parte...
Oltre infatti alla passione per  il calcio (e, ovviamente, la Fiorentina!) e per uno Sport in genere, proposto, giocato e trasmesso come strumento di incontro e conoscenza tra persone (e popoli) per una cultura planetaria di Pace, e di sicuro anche per questo, hanno "aderito" al Viola Club Kathmandu ed al Viola Club Saharawi donne e uomini con altre squadre del cuore: dalla Juventus al Milan e Inter fino al Barcellona e tante altre. Ma non solo.
Dalle più alte montagne del mondo dell'Himalaya alle infuocate sabbie del Sahara, queste donne e uomini "di buona volontà" hanno anche un'altra straordinaria "diversità": l'appartenenza ad altre religioni!
E così, grazie alla passione per una squadra di calcio, vengono a trovarsi idealmente (ma nemmeno troppo...)  insieme induisti e buddisti, islamici e cristiani come una piccola unione di cittadini del mondo che basano soprattutto nel reciproco rispetto la loro appartenenza al genere umano. Nelle loro aspirazioni di Libertà e di civile convivenza futura.

Penso non sia certo un particolare ricordare anche, ed inviare loro un particolare ed affettuoso saluto, i "nostri": Karna Sakya , buddista, Presidente Onorario del Kathmandu dal dicembre 2005 e Fatima Mahfud, musulmana, Presidente Onoraria del Saharawi dal dicembre 2013...


Per altre notizie (e nuove adesioni!) ecco i link alle "pagine" in-linea:

- Viola Club KATHMANDU

- Viola Club SAHARAWI






Da Kathmandu, dicembre 2005:



Dal deserto Saharawi, dicembre 2013








sabato 17 gennaio 2015

Un nuovo straordinario viaggio con il "nostro amico" Cardinale Silvano Piovanelli

E' da qualche minuto in linea la seconda "tappa" di un nuovo straordinario viaggio iniziato nei giorni di Natale con uno dei miei Grandi amici: il Cardinale Silvano Piovanelli.

Tralascio adesso la storia di questa nostra Amicizia, anche perché meriterebbe abbastanza tempo e potrebbe distrarre da questa stessa opportunità.
Per cui, se avete un po' di tempo da dedicare alle Letture della domenica e ad alcuni passaggi del commento di Sue Eminenza Silvano che più mi hanno attraversato il cuore, mi sembra ben più importante... 

Forse qualcuno, in mezzo a "grandi follie e piccole distrazioni" quotidiane, stava anche aspettando proprio qualcosa di simile, che lo aiutasse a riflettere ed a cogliere spunti scordati o sconosciuti.

Nel nostro "blog" ISHALAYA principalmente dedicato a "spirito e valori" è aperta una nuova pagina dedicata:
"ASCOLTANDO SILVANO"...
Cliccando su queste righe sarà possibile accedervi direttamente, tenendo presente che "normalmente" avrà i suoi aggiornamenti il sabato che precede le stesse letture.

Allora, 
Buona Domenica e... Buon "viaggio"!
Marco Banchelli


giovedì 8 gennaio 2015

"Con il messaggero di Pace Banchelli tra i ciclisti di Sesto Fiorentino interi Popoli: dal Sudan e l' Iran ai Saharawi e la Birmania, la Terra Santa e il Tibet fino al Nepal"...

Dopo la strage di Parigi...

Insieme allo sgomento di certi momenti, alla vicinanza con le persone e le famiglie coinvolte, all'assoluta condanna di questo e di tutti gli "orrori" di cui riesce (troppo) spesso ad essere protagonista l'uomo, "noi" CICLISTIperCASO non possiamo che ripensare e rilanciare per il futuro la nostra bicicletta come "matita e arma" per contribuire a costruire un futuro dove il dialogo ed il rispetto possano rappresentare l'unica via verso la Pace e la convivenza tra Popoli, religioni e ideologie diverse.
Con grande coraggio e forza ancora maggiore proprio in risposta a simili "orrori".
Ci tornano in mente le pedalate per la Pace che negli ultimi anni hanno coinvolto tanti cittadini di ogni età di Sesto Fiorentino. Ed in particolare l'edizione dell'anno 2009, quando, con l'allora sindaco Gianni Gianassi e l'Assessore Gabriella Bruschi, c'era anche il carissimo Alfredo Martini (che in certi momenti mi manca ancora di più...) a sostenere un particolarissimo striscione "contro" ogni tipo di "guerra".
E tante genti sembravano lì con noi...

Riprendiamo da "NOVE da Firenze" alcune note su quel giorno:
"Centinaia di partecipanti alla pedalata per la pace"
(cliccare per leggerlo...)


... e c'è anche un "video" di SESTO TV con le riprese di Daniele Papi
Pedalata per la Pace a Sesto Fiorentino




martedì 6 gennaio 2015

La nostra Epifania con Floriana, Gigi e una "calza" colma di tanto...

Anche se con un leggero anticipo, è arrivata anche quest'anno una gran bella Epifania. Purtroppo non più a cavallo di una scopa (...), ma in un particolarissimo incontro con due carissime persone: Floriana e Gigi.
Un incontro non certo "a caso" e da tempo programmato, a casa loro, in località San Martino di Castel San Pietro (Terme)...
Il pretesto è stata una bella tavola imbandita da un cibo straordinario ma anche da tanta sincera cordialità e luce. Insomma, uno di quei pasti dove non si nutre solo la pancia...
Grazie al softball, ci conosciamo da un anno appena, ma come dire: pare un altro di quei rari casi della vita dove in realtà sembra di conoscersi da sempre. 
Proverò a mettere bene a fuoco qualcosa partendo dall'immagine scattata da Claudia proprio al momento dei saluti...
Dunque, cercando di non divagare troppo:
-  in tre al cospetto della capanna della Natività
- con il "pensierino" degli straordinari cantucci di Prato della Renza /Camelia messo lì quasi a rappresentare i "doni" per il Bambino e che, come pochi altri pensieri riporta la mia mente (ed il mio cuore) alla piccola bambina Saharawi ed al Nepal dello scorso anno quando i medesimi cantuccini li condivisi con il mio fratello Jeetbhadur a Kathmandu...
-  e a proposito, ecco anche ben in mostra sulla vetrina l'adesivo di Visit Nepal '98 (con il logo del Monte Everest stilizzato con i colori della bandiera nepalese), che mesi fa avevo dato a Gigi e che rivedo proprio lì...
Ed ancora:
- la maglia di Gigi che riporta ai diamanti di Bologna che nel 2014 hanno visto la Fortitudo Campione d'Italia di baseball e "noi" delle Blue Girls promossi in ISL: due squadre proprio "tricolori"!
- e non posso certo ricordare parole, argomenti e presenze che in un simile clima ci avevano accompagnato a tavola...

Per non dilungarmi poi sulla straordinaria appendice del giorno dopo, quando, ripassando da quella strada, la casa di Gigi e Floriana è diventata come una specie di porta d'accesso alla scoperta della magnifica Valle del Sillaro, verso l'oramai nostra Raticosa che mi aspettava e che sta sempre più divenendo motivo di profonda ed intima emozione ...

Mamma mia... quanto ci sarebbe da scrivere! A saperlo fare...
Tra l'altro, giusto ieri, mi è arrivata anche un'altra specie di "dono", dal mio grande amico Silvano, e che assolutamente tenterò di condividere con chi vorrà nei prossimi giorni.
Per oggi, in questa giornata dell'Epifania, non posso però che Augurare a chi legge di aver trovato un qualcosa di simile: una calza colma di tanto dove tra "il dolce e l'amaro" della Vita, la Vita stessa possa portare a non avvertire poi neppure troppa differenza.