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giovedì 31 dicembre 2015

Auguri di Serenità a tutti da Firenze!




sabato 12 dicembre 2015

"Col Viola nel cuore", un premio (quasi) del tutto immeritato...


Il "premio" in bronzo, con la Torre d'Arnolfo di Palazzo Vecchio
e la "torre di maratona" dello Stadio Artemio Franchi
Nei giorni scorsi, appena rientrato dal Nepal, ho avuto il piacere di ricevere un "premio". Un'occasione per tanti versi anche prestigiosa (vedere la comunicazione ufficiale più sotto), ma fondamentalmente "immeritata". Almeno dal mio punto di vista...
Il "Viola" nel cuore si riferisce alla passione per il calcio e per la Fiorentina in particolare che da sempre accompagna la mia vita (ed i miei viaggi!). Ma il "merito" per questo credo che sia più da attribuire a mio padre che a me! Ad iniziare dai racconti che hanno accompagnato la mia infanzia riferiti proprio alla mia nascita, nell'aprile 1956. Anno del primo (dei soli "due") scudetti vinti, quando mio padre già frequentava lo stadio e seguiva quella squadra, del resto "fortissima" (oltre alla vittoria del '56 arrivò IIa per cinque anni di seguito...)!
E proprio in quell'anno, sia per la nascita, quanto per il battesimo (di qualche settimana dopo) gli feci perdere ben due partite... Ma il vero "merito" di mio padre è stato quello di essere tifoso della Fiorentina e non della Juventus... come lo era mia madre! Fosse stato "inverso" chissà, magari sarei stato tifoso della squadra bianconera...

Borghini, Banchelli, Giuliani, Vannucci, Panizza, Giani
e lo striscione del Viola Club Kathmandu
Ed invece, oltre ad essere "viola", quella loro rivalità sportiva mi fece essere da subito "sportivo per forza"! Mica potevo fare la guerra a mia madre... ed alla sua famiglia!
Di sicuro il "motto" del mio cuore, e dei Viola Club che negli ultimi anni a Kathmandu e nel deserto dei Saharawi sono nati in seguito alla mia esperienza, "SPORT IN PEACE" aveva messo semi e primi germogli proprio grazie ai miei genitori e a quest'altro straordinario "Caso" della mia vita.

Prima della comunicazione ufficiale del "premio", vorrei anche inviare un particolare ringraziamento a Fabrizio Borghini, giornalista e amico.




Alla Biblioteca delle Oblate di Firenze cerimonia per la consegna dei premi del “COL VIOLA NEL CUORE” iniziativa promossa dall’ Associazione Toscana Cultura e la partecipazione del Comune di Firenze, del “Giglio Amico onlus” e dell’Associazione Azzurri d’Italia.


Questi i premiati:
ATTORI : Daniela Moruzzi, Ferruccio Soleri, Andrea Muzzi e Sergio Forconi;
MEDICI : Pasquale Mennonna (neurochirurgo)
MAGISTRATI : Giuseppe Quattrocchi;
CALCIO : Renzo Ulivieri (presidente allenatori italiani), Paolo Bergamo (arbitro), Fino Fini (Museo del calcio);
CICLISMO : Marcello Bartolini (medaglia d’oro crono-squadre Los Angeles), Roberto Poggiali (ex campione su strada), Marco Banchelli (ciclo-nauta);
PALLAVOLO : Aldo Bellagambi (allenatore nazionale), Roberto Morandi, Gianpaolo Montali;
TELEVISIONE : Paolo Beldì (regista);
TIRO A VOLO : Andrea Benelli (olimpionico e pluricampione del mondo);
CANTANTI : Don Backy;
GIORNALISTI : Oliviero Beha.



lunedì 7 dicembre 2015

Dal Nepal a "Turisti per Caso" ed ai miei grandi amici Patrizio e Syusy

Syusy, Patrizio e Marco in un "Nepal d'Italia"... con il mare!!!
(con Adriatica nel "porticciolo" di Rosignano...)

















TANTO PER "RASSICURARVI"...

Che poi, a leggere bene, dovrebbero aver avuto questo bellissimo scambio di idee (e ricordi) durante l'estate... ( http://turistipercaso.it/…/il-giro-del-mondo-in-80-idee.html ). Riprendo il loro discorso dal passaggio che riguarda il NEPAL:

"Patrizio: ... Dopo il disastro, vorrei fermarmi a Katmandu. Mi sembra una tappa obbligata. Per capire “cosa è rimasto del mondo”. Le cose, le persone, le tradizioni che ci sono qui non sono un patrimonio specifico di questo posto, sono un punto sensibile di tutta l’umanità.

Syusy: Sì, io ci sono tornata meno di un anno fa. A pensarci mi viene male. Spero soprattutto che questa gente stupenda abbia trovato il modo di usare per il meglio gli aiuti e stia reagendo. Ma da qui poi non dirmi che vuoi rifare il viaggio a piedi lungo la valle del Mustang, il Tibet segreto?

Patrizio: No. Perché è stato a suo tempo un viaggio troppo bello: non reggerebbe ad alcun ritorno..."

TRANQUILLI! Io sono appena tornato e in questo "social" (come in altre news e blog) potrete farvi idee più chiare sull'attuale situazione. Ma non solo: da "Ambasciatore" del Kathmandu GH Group e del NEPAL colgo l'occasione per rivolgere a voi ed a tutti i "TURISTIperCASO" e VIAGGIATORI, l'INVITO ad "aiutare" il NEPAL nel modo migliore: tornare o programmare da subito un viaggio! Il NEPAL è ancora lì, con la sua storia, il suo Oriente, le sue infinite montagne dell'Himalaya. E con le sue genti... Qualche "danno" c'è, ma "è rimasto TANTO del mondo" e c'è anche la straordinaria sensazione che per tanti aspetti già sia meglio di prima! Secondo me in grado di reggere anche ai "ritorni"... carissimo Patrizio! "Parola" di uno che (al momento) è "tornato" 34 volte...

Il NEPAL, nonostante i problemi ed il progresso (?), è sempre una TERRA di intense e grandi EMOZIONI. Credo sia proprio nella sua "natura"...
NAMASTE'!




martedì 1 dicembre 2015

Le biciclette di Kathmandu (quando non tutti i mali...) e la mia prima "critical"

Patan: l'arrivo nella Durbar al cospetto del Krishna Mandir...















Più volte, e specialmente in queste ultime settimane, ho scritto e riscritto di come il Nepal non fosse stato né raso al suolo né in ginocchio a causa del terremoto dello scorso aprile. Anzi... Come più volte invece ho accennato al problema attuale con la popolazioni Madhesi e conseguente "blocco" approvvigionamenti dall'India, che ancora, ad oltre cento giorni dall'inizio, non solo non vede sbocchi e soluzioni, ma ogni giorno rende più grave la situazione interna del Nepal. Proprio per la mancanza dei rifornimenti più vari, dalle medicine ai gas-petroli...
Ma, come dire: non tutti i mali vengono per nuocere... C'è infatti una categoria di persone che in un certo senso trae beneficio da questa situazione. Anche se magari "solo" limitatamente alla circolazione stradale: i ciclisti!


Una "categoria" già in forte aumento da qualche anno e che sicuramente, per questa situazione di crisi, ancora in notevole fase di incremento. Certo ancora ben poca cosa in confronto agli eserciti di scooter e traffico (anche in questa non-normalità): ma anche assai meglio rispetto alla tendenza degli ultimi anni dove quasi le biciclette a Kathmandu, come in tutti i paesi che da "poveri" si sentivano avviati all'abbagliante strada del "benessere", sembravano in estinzione!
Bisognerà solo verificare se si tratterà di una specie di moda passeggera o se realmente potrà diventare una nuova scoperta del mezzo e delle sue potenzialità. Soprattutto per le città e la vita di tutti i giorni.
Ed in questa nuova aria ciclistica mi è anche capitato di pedalare la mia prima "critical mass" che da un paio d'anni, anche a Kathmandu come in tante altre parti del nostro pianeta, viene organizzata nell'ultimo venerdì di ogni mese.


E d'altra parte come dire di no all'entusiasmo di Usha ("epica" ciclista del Nepal) che mi ha riconosciuto e chiamato a far parte del gruppo, giusto in partenza dalla piazza Basantapur...
Una biciclettata dove sicuramente eravamo più di duecento e che, sul calar della notte, ci ha portato alla Durbar di Patan in mezzo a luci e grida. Una ventata per me assolutamente nuova e direi anche non del tutto condivisa, ma anche altrettanto assolutamente irrinunciabile... in Nepal!


Con Tania (dall'Australia),  Joline (dall'Olanda) e un incontenibile ciclista di Kathmandu...